Il comandante provinciale D'Amato ha tracciato un quadro sulla attività nel Salento, fra grandi operazioni, prossimità ai cittadini e tanta prevenzione
LECCE – Servizio, legalità, prossimità e spirito di sacrificio verso tutti gli italiani da ben 211 anni: tanti sono quelli trascorsi dalla fondazione dei carabinieri. I festeggiamenti si sono svolti ieri in tutta Italia e, per quanto riguarda Lecce, anche quest’anno, a fare da sfondo all’anniversario, è stata la cornice barocca di piazza Duomo.
La cerimonia si è aperta alle ore 20 in punto. Il colonnello Donato D’Amato, comandante provinciale dei carabinieri di Lecce, ha rivolto un sentito ringraziamento alla comunità ecclesiastica per l’accoglienza, alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il sostegno e la concessione dell’uso della piazza e al conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, la cui orchestra di fiati ha arricchito l’evento con una raffinata esecuzione musicale. Gratitudine è stata espressa anche alle autorità intervenute e ai tanti cittadini che ogni giorno affiancano con fiducia l’operato dell’Arma dei carabinieri.
Nel corso della cerimonia sono stati ricordati i carabinieri caduti nell’adempimento del dovere, con un pensiero rivolto ai loro familiari, segno tangibile di gratitudine e memoria collettiva. È seguita la lettura del messaggio augurale del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’ordine del giorno del generare Salvatore Luongo, comandante generale dell’Arma.
Tra le altre cose, è stato ricordato il successo dell’operazione “Sud Est” condotta sotto la direzione della Procura distrettuale antimafia di Lecce che, lo scorso gennaio, ha permesso lo smantellamento simultaneo di tre gruppi criminali operanti in ventitré comuni del Salento.
In mezzo, fra i momenti più sentiti, la consegna di riconoscimenti a militari e reparti distintisi per attività di servizio meritorie, premiando l’impegno, la dedizione e il senso del dovere.
L’encomio semplice è stato concesso dal comandante della legione carabinieri Puglia al vice brigadiere Ivano Garzia, in servizio alla stazione carabinieri di Collepasso, con la seguente motivazione: “Addetto a stazione distaccata, evidenziando generoso altruismo, spirito d’iniziativa ed alto senso del dovere, non esitava a soccorrere un infante colto da grave crisi respiratoria, riuscendo, con apposite manovre, a fargli riprendere le normali funzioni vitali, scongiurando più gravi conseguenze. L’encomiabile condotta raccoglieva il più vasto consenso dell’opinione pubblica contribuendo ad esaltare il prestigio dell’Arma dei carabinieri”. Collepasso, 2 gennaio 2024. (fonte © LeccePrima)